Le nuove stazioni marittime
In una foto degli anni Trenta si impone la mole della nuova stazione marittima con gli accessi ferroviari ai moli a livello banchina (porto) e quelli carrabili e per i passeggeri al livello della piazza sopraelevata (città) // This photo from the 1930s features the grand new maritime station with the railway and wharf entrances at quay level (port) and the vehicle and passenger entrances on the upper level (city)
Walt Disney, Buster Keaton, Stanlio e Ollio…
La stazione marittima di Ponte Federico Guglielmo si rivelò presto inadeguata e, conclusa la Prima Guerra Mondiale e ridedicato l’attracco alla spedizione garibaldina dei “Mille”, il Consorzio Autonomo del Porto la sostituì con un grandioso e monumentale edificio in stile eclettico. Costruito in cemento armato, ancora oggi stupisce per le sue dimensioni e la sua organizzazione spaziale: con due ali laterali a disegnare una piazza, una galleria di imbarco vetrata, una strada sopraelevata di collegamento con la stazione Principe, è un’infrastruttura funzionale “camuffata da palazzo”.
Inaugurata nel 1930, con l’entrata in linea di grandi transatlantici come il “Rex” e il “Conte di Savoia”, fu necessario già nel 1933 affiancarle un secondo edificio. Poco più a ponente, sul Ponte Andrea Doria, l’architetto Luigi Vietti realizzò un edificio funzionale, essenziale, elegante capolavoro dell’architettura razionalista in Italia. Genova si confermò così come una delle porte principali dell’Europa verso le Americhe. Oltre all’importante fenomeno dell’emigrazione, Genova accolse anche per tutta la prima metà del Novecento, in arrivo e in partenza, politici, scrittori, artisti e celebrità dello spettacolo. Lo stesso Walt Disney posò in numerose foto con le colline di Genova sullo sfondo.
The new maritime stations
Walt Disney, Buster Keaton, Laurel and Hardy…
The maritime station at Ponte Federico Guglielmo soon proved to be inadequate. At the end of WWI it was renamed after Garibaldi’s expedition, becoming Ponte dei Mille. The Independent Port Consortium replaced it with a grandiose and monumental building in an eclectic style. Constructed in reinforced concrete, it is still astonishing in size and layout: with two side wings that form a square, a glass-covered gallery, and an elevated road connecting it to the Principe railway station, it is a functional structure disguised as a palace. Although it was inaugurated in 1930, the arrival of large transatlantic liners such as the “Rex” and the “Conte di Savoia”, required the addition of a second building in 1933. A little further west, on Ponte Andrea Doria, architect Luigi Vietti built a functional, essential, and elegant example of Italian rationalist architecture. Genoa thus established itself as one of Europe’s main “gateways” to the Americas. In addition to the significant wave of emigration, throughout the first half of the 20th century Genoa also welcomed politicians, writers, artists and celebrities from the world of entertainment. Walt Disney himself posed in numerous photos with the hills of Genoa in the background.