Le sale cannoniere

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Il Museo dei fari e fanali

Le mura più spesse, le feritoie di maggiori dimensioni e le catene che servivano ad ancorare i pezzi di artiglieria per limitarne il rinculo svelano l’originaria destinazione delle sale dette, appunto, ‘dei cannoni’. Sono le ultime che si incontrano nel percorso di visita prima della salita al faro e sono oggi dedicate al MUSEO DEI FARI E FANALI. Grazie a strumenti tecnici donati dalla Marina Militare,
illustrano al visitatore l’uso e la funzione dei fari navali e dei sistemi di segnalamento in mare.

Oltre a vari strumenti di riferimento per la navigazione, tavole di progetto di fari, lenti e macchinari, oggetto di particolare richiamo e attenzione è la lente multipla di Fresnel, così chiamata per il suo inventore, l’ingegnere e fisico francese Augustin-Jean Fresnel, che la mise a punto nel 1827. Con uno spessore ridotto, questo tipo di lente permette la costruzione di ottiche meno ingombranti e pesanti rispetto a quelle normali dalle stesse caratteristiche. Il sistema di lenti multiple rotante esposto è del tutto simile (benché ovviamente più piccolo) a quello posto nel 1841 in cima alla Lanterna e che è tutt’ora funzionante (una targa in marmo sulla facciata nord sotto l’ultima terrazza ne ricorda l’installazione). Questa ‘ottica rotante ad orologeria peso motore’ è un vero strumento di precisione: catturando e amplificando la luce grazie a prismi in cristallo, permette a una semplice lampadina, e prima ancora a una fiamma, di essere visibile per diverse miglia marine di distanza.

The Cannon Rooms

The Lighthouse Museum

The thicker walls, larger embrasures, and chains used to anchor artillery pieces to limit recoil reveal the original purpose of the so-called ‘Cannon Rooms’. These are the last rooms visitors encounter on their way up to the lighthouse and are now dedicated to the LIGHTHOUSE MUSEUM. Thanks to the technical instruments donated by the Italian Navy, visitors can learn about the use and function of nautical beacons and signalling systems at sea.

The rooms display various nautical instruments, lighthouse design charts, lenses, and machinery; an item of particular interest is the multiple Fresnel lens, named after its inventor, French engineer and physicist Augustin-Jean Fresnel, who developed it in 1827. With its reduced thickness, this type of lens enabled the construction of smaller and lighter optics compared to similar standard lenses. The multiple rotating lens system on display is practically the same (though obviously smaller) as the one installed on the Lanterna in 1841 and still in use today (a marble plaque on the north façade under the last terrace commemorates its installation). This ‘motor-weighted rotating clockwork optic’ is a true high-precision instrument: by capturing and amplifying light thanks to crystal prisms, it allows a simple light bulb, and before that a flame, to be visible for several nautical miles.