Energia elettrica per la ‘Grande Genova’

La Sala centrale turbine negli anni ‘50. Sulla sinistra si notano gli affacci con balconi degli uffici direzionali che guardano al grande spazio quasi fosse una grande piazza coperta // The main turbine room in the 1950s. On the left, the balconies of the management office overlook the large, covered square.

Caldaie, turbine, nastri trasportatori e… balconcini in ghisa

Nel 1926 si porta ad attuazione il progetto della Grande Genova accorpando 19 comuni limitrofi alla città in modo anche da dare rilancio alle attività industriali e del porto. Nel 1927 la Società anonima Consorzio Centrali Termiche (ConCenTer) ottiene di realizzare una nuova centrale sotto la Lanterna per venire incontro alle aumentate richieste di energia. Oltre a innegabili ragioni tecniche, dovute alla ottimizzazione del trasbordo del carbone necessario e al facile reperimento dell’acqua per raffreddare alcune parti dell’impianto, è probabile che la scelta del sito sia stata legata anche a un aspetto simbolico. La Centrale, che vedete di fronte a voi, è una delle ultime testimonianze del passato industriale genovese legato all’energia elettrica. Chiusa nel 2017, conserva ancora parte delle originali sale macchine, le caldaie, le turbine e gli impianti ad esse collegate. Nel suo corpo di fabbrica originale e in parte anche negli impianti, è stata vincolata dal 2019 dalla Soprintendenza con il supporto conoscitivo di ENEL, AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) e dell’Università di Genova – Scuola Politecnica, in attesa della definizione di una destinazione d’uso compatibile con il suo alto valore.

Electricity for ‘Greater Genoa’

Boilers, turbines, conveyor belts and… cast iron balconies

1926 saw the implementation of the Greater Genoa project, which merged the 19 bordering municipalities in order to boost industrial activities and the port. In 1927 the “Società Anonima Consorzio Centrali Termiche” ConCenTer obtained permission to build a new power station under the Lighthouse to meet the increased demand for energy. In addition to the undeniable technical reasons, namely optimising coal transport and the easy access to water needed to cool certain parts of the plant, there was probably also a symbolic reason for choosing this site. The power station you see in front of you is one of the last testimonies of Genoa’s electricity-related industrial past. Closed in 2017, it still retains part of the original engine rooms, boilers, turbines and related equipment. The original body of the building and part of the facilities were listed in 2019 by the Italian Monuments and Fine Arts Department with the support of ENEL, AIPAI (Italian Association for Industrial Archaeological Heritage) and the University of Genoa – Polytechnic School, pending a designation of use compatible with its high value.